Col de Solaison da Thuet

Poco traffico, non troppo difficile e che vista dalla cima!

Tutti l'hanno riassunta bene: panorami bellissimi, poche auto e salite ripide e per lo più costanti su strade piacevoli. È un vincitore.

Non mi stupirei se in un futuro molto prossimo fosse presente al Tour de France, visto che vi hanno già concluso diverse volte il Delfinato. Nel 2022 Vinjegaard ha vinto qui davanti a Roglic. È una salita bella e impegnativa. I primi 3,5 chilometri nella foresta con percentuali superiori al 10％, poi la strada a strapiombo, che si vede già dall'autostrada, poi leggermente più pianeggiante attraverso Brizon e, come dessert, gli ultimi 5 chilometri fino all'altopiano, dove a poco a poco diventa più pianeggiante. Soprattutto la parte della strada rocciosa è bellissima, ma anche sull'altopiano ci sono bei panorami e qua e là si trovano bei fiori lungo la strada.

Bella salita, panorami mozzafiato, strada in buone condizioni con alcuni tratti riasfaltati di recente. Alcuni tratti sono stretti (traffico a 1 corsia), prestare attenzione al traffico in arrivo in questi punti.

Ben nota ai ciclisti locali e tappa finale del Critérium du Dauphiné Libéré 2017, la salita all'altopiano di Solaison via Thuet è una salita molto ripida poiché la pendenza su più di 11 km è di oltre 9 ％.
È quindi meglio arrivare al piede dopo un buon riscaldamento.
Dall'inizio la strada sale bruscamente e i momenti di tregua saranno rari, un passaggio prima del villaggio di Brizon permette di prendere fiato prima della 2a parte che è più irregolare con passaggi a più di 10 ％ di cui uno a 15 ％.
Molte zone all'ombra (al mattino), non ho visto nessun punto d'acqua potabile.
L'arrivo è sull'enorme altopiano di Solaison, punto di partenza di molti sentieri escursionistici e dove si può gustare la specialità locale al ristorante La Bruyère: le famose frittelle di patate.
Per informazione: i cartelli per i ciclisti sono presenti ad ogni chilometro