Pré du Fourneau da Lancey

Una salita davvero bella, abbastanza impegnativa soprattutto nella parte finale, ma la strada è bella e c'è poco traffico.

Scattata la mattina del 27 luglio 2023,
Il Massiccio di Beldonne è particolarmente ombroso al mattino e fino al primo pomeriggio, dopodiché si riscalda, quindi fate attenzione quando il caldo si fa sentire.
La salita si svolge su una strada molto bella e ripida, con un'alternanza di asfalto liscio e a volte ghiaioso, ma nel complesso va bene.
A differenza di Frank Pastor, ho trovato alcune pause che mi hanno permesso di prendere fiato.
Il traffico in salita è stato piuttosto intenso e concentrato fino al primo incrocio a sinistra, a circa 2-3 km, ma nel complesso è stato tranquillo.
C'è una leggera sosta a Mas Julien prima che inizi il lungo rettilineo finale su una strada stretta in ottime condizioni, con pendenze misurate tra i 13 e i 16,5 ％ massimi, quindi non si può staccare la spina per 2,5 o 3 chilometri.
Un finale brutale, di fronte a una strada molto sassosa, dal punto di vista paesaggistico, niente di esagerato in salita, tranne all'inizio, e poi in discesa va meglio.

Questa è la via più breve, e quindi la più difficile, per salire al Pré du Fourneau. La strada è ripida fin dall'inizio e non permette una vera tregua, ma la parte più difficile rimane il lungo rettilineo finale, con percentuali che possono avvicinarsi ai 20 ％ in alcuni punti.

Dopo l'incrocio con la strada del balcone di Belledonne e il passaggio della frazione di Mas Julien, l'atmosfera diventa chiaramente montuosa, con le alte cime del massiccio di Belledonne di fronte a voi. Poiché il traffico è per lo più molto leggero, si può facilmente credere di essere soli al mondo.

In cima, si ha la possibilità di raggiungere il colle di Pré Long, a circa due chilometri, attraverso una pista sassosa che richiede pneumatici solidi (si consiglia la mountain bike o lo sterrato).