Preventorio da El Chorrillo

Avevo scelto questa salita solo per la sfida di 7 chilometri a una media di oltre 10％ con alcuni tratti più ripidi. Avendo già un po' di esperienza su altre salite con queste statistiche, sapevo che dovevo noleggiare una bici con un rapporto adeguato per evitare lo stallo. Avevo quindi chiesto una bici a noleggio con rapporto 34-32. Tuttavia, quando ho ricevuto la bici, si è scoperto che aveva solo il pignone posteriore più piccolo, da 28. Dopo aver chiesto, anche a un altro noleggiatore, se fosse disponibile una bici con 32 denti al posteriore, si è scoperto che non era possibile. Sapevo quindi che la salita sarebbe stata molto difficile, forse impossibile. Tuttavia, ho accettato la sfida, dopotutto non capita spesso a Tenerife. Arrivati ai piedi della salita, una grande parete si staglia subito davanti a noi. Subito con la marcia più piccola e con le gambe ancora fresche sono partito. Presto è arrivato il momento di iniziare a pedalare. Tuttavia, dopo qualche centinaio di metri all'inizio, la salita diventa ogni volta un po' più piatta. Tuttavia, anche lì rimane ripida. A Machado si ha una pausa quando si gira a sinistra a un bivio. Poi si deve rapidamente girare di nuovo a destra e seguire le indicazioni per Esperanza. Qui si profila un'altra parete. Un contadino del posto camminava lungo la strada e sembrava sorpreso di vedermi pedalare a passo d'uomo e a volte a zig zag. Deve aver pensato: "Non ce la farà". Poco prima del primo tornante, la mia frequenza cardiaca era così alta che ho dovuto fermarmi. Non si può fare a meno di questa resistenza! Per fortuna qui c'è una bella vista sui dintorni e ho scattato una foto. Dopo un breve respiro, ho continuato. Dopo un tratto più agevole, all'improvviso vedo una parete incombente poco prima di Las Barreras. Qui è incredibilmente ripida, con una media di oltre 16％ su 450 metri. Persino Evenepoel ha percorso questo tratto a soli 10 km all'ora. Con la bici che avevo e con quella marcia, sono arrivato a metà strada e poi ho dovuto fare un'altra pausa. Questa è durata un po' di più. Da qui mi sono trascinato sull'ultimo tratto ripido e il percorso è diventato più fattibile, ancora 1,5 km contro i 10％, ma senza più sbalzi. L'ultimo tratto è immerso in una pineta e si ha meno vista. Alla confluenza con la TF24 si trova la vetta e ho deciso di svoltare ulteriormente a sinistra verso la torre di comunicazione di El Gaitero, altri 13,5 km a circa 1730 metri.